Stalking
Lo Stalking può essere descritto come un insieme di comportamenti persecutori, molesti e continui, ai danni di un’altra persona, la vittima di stalking. Il termine deriva dall’inglese e ben spiega l’atteggiamento assunto dallo stalker: “to stalk”, infatti, significa letteralmente cacciare in agguato o anche pedinamento furtivo.
Si tratta di vessazioni, minacce, soprusi, lunghi appostamenti vicino al domicilio o degli ambienti frequentati dalla vittima, nonché di intrusioni nella vita privata della stessa. Tali comportamenti determinano grosse difficoltà nella vita di chi li subisce e gravi ripercussioni a livello psicologico, lavorativo e relazionale.
Comportamenti associati allo stalking: come agisce uno stalker
Lo stalking è associato a una serie di comportamenti reiterati nel tempo. Secondo alcune ricerche condotte nel 2002, perché si possa parlare di stalking è necessario che si verifichino almeno tre condizioni:
- Deve esserci una seri di comportamenti ripetuti e diretti verso uno specifico individuo per un periodo continuato nel tempo
- Questi comportamenti e atteggiamenti devono essere percepiti come invasivi e sgraditi
- Gli stessi comportamenti devono creare nella vittima di stalking sensazione di disagio, paura e ansia
Ma di che tipo di comportamenti parliamo? Lo Stalking può avere a che fare con:
- Telefonate o sms insistenti e reiterati
- Appostamenti nei pressi della casa, del luogo di lavoro o degli ambienti frequentati dalla vittima
- Email o messaggi che contengono minacce o insulti e ingiurie
- Violazione della posta elettronica o di account personali (per esempio social come Facebook)
- Danneggiamento di beni personali come l’automobile
- Minacce verbali
- Aggressioni fisiche, ferimento
Sintomi e disturbi delle vittime di stalking
Le vittime di stalking spesso sono costrette a cambiare abitudini e stile di vita, nel tentativo di sottrarsi ai propri persecutori: molte riducono le attività sociali, escono di meno oppure chiedono sempre ad amici e parenti di accompagnarle, nel timore di incontrare il proprio stalker. Altre sostituiscono il proprio numero di telefono, onde evitare telefonate insistenti, messaggi ed sms ingiuriosi o pieni di minacce. C’è chi cambia lavoro o abitazione.
Le conseguenze psicologiche dello stalking sono molte e diverse: aumento del livello dello stress e dell’ansia, disturbi cronici del sonno, pensieri ricorrenti riguardo l’evento traumatico. In molti casi i sintomi psicologici si configurano nel quadro di una diagnosi di Disturbo post traumatico da stress. Si tratta di un disturbo solitamente correlato a eventi di forte impatto emotivo come minacce di morte o gravi lesioni oltre ad atti persecutori insistenti. Tale disturbo si manifesta attraverso sogni e ricordi invasivi, amnesie dissociative, sensazione che l’evento traumatico si ripeta e forte disagio psicologico in relazione a stimoli interni o esterni che rievocano le condizioni del trauma.
Inoltre le vittime di stalking possono presentare disturbi psicosomatici e somatizzazioni cioè dei disturbi fisici che non hanno origine organica ma hanno una stretta relazione con lo stress emotivo e il disagio psicologico sperimentato dalla vittima.
Altro disturbo che può insorgere in chi subisce lo stalking, specialmente nel caso ci siano abusi fisici o sessuali è l’avversione sessuale. La vittima sviluppa un disturbo d’ansia e manifesta paura, disgusto e repulsione per la sessualità, con una diminuzione della libido. In questa sfera si colloca anche il vaginismo, un disturbo del dolore sessuale che rende impossibile avere rapporti con il proprio partner.
Psicoterapia per vittime di stalking
È importante che le vittime di stalking e atteggiamenti persecutori possano ricevere l’aiuto e il sostegno necessario, venendo accolte in un ambiente terapeutico empatico e rassicurante. Si rende necessario un intervento psicologico e psicoterapeutico che possa permettere loro di riacquistare il proprio benessere psicofisico attraverso il trattamento dei disturbi manifestati e un percorso che consenta di ritrovare sicurezza e serenità.