Da diverso tempo ormai, tengo sedute di psicoterapia online, sia individuali che di gruppo. Come per altri colleghi, il mio avvicinamento agli strumenti digitali per dare supporto e aiuto psicologico a distanza è stato una scelta obbligata.

A marzo 2020, infatti, con l’inizio del lockdown e delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, siamo stati tutti costretti a restare confinati in casa.

Le normali attività in presenza non erano più possibili poiché dovevamo limitare i contatti personali, evitando di diffondere il contagio e di aggravare la delicata situazione che stavamo tutti vivendo.

Andare in studio per ricevere i miei pazienti, purtroppo, era fuori discussione.

Ma non potevo certo interrompere bruscamente percorsi di terapia già avviati.

Né tantomeno potevo negare il mio supporto a persone che si trovavano a vivere un momento di forte difficoltà, anche a causa della situazione emergenziale che tutti stavamo vivendo, tra incertezza per il futuro, ansia per la propria salute e quella delle persone care, lutti improvvisi etc.

Così ho cominciato a tenere sedute di psicoterapia a distanza, utilizzando Zoom per allestire il setting virtuale entro cui incontrare coloro che facevano richiesta di proseguire o intraprendere un percorso terapeutico.

Allora, in un certo senso, la terapia online era un ripiego, una forma di intervento che veniva proposto come unica alternativa al non fare terapia.

Oggi, a distanza di anni, non è più così.

Possiamo di nuovo incontrarci di persona, faccia a faccia, in uno spazio fisico condiviso.

Eppure, continuo a ricevere richieste per svolgere sedute a distanza. E io stesso, quando possibile, le propongo ai miei pazienti.

Perché?

Perché la psicoterapia a distanza, anche definita e-therapy o web-therapy, non soltanto è possibile, ma è anche sicura ed efficace, tanto quanto la terapia tradizionale.

Essa ha numerosi vantaggi, che proverò a illustrare brevemente nelle prossime righe, cercando di fugare dubbi, perplessità e preoccupazioni di chi approccia questa modalità di trattamento per la prima volta.

Partiamo dal tema dell’efficacia della terapia a distanza.

Psicoterapia online: è davvero efficace?

È del tutto legittimo chiedersi se la psicoterapia a distanza sia efficace e quanto lo sia, dimostrare scetticismo e scegliere quindi un percorso di tipo tradizionale, con incontri vis a vis nella stanza del terapeuta.

Tuttavia, al di là delle preferenze personali di ciascuno, esistono numerosi studi ed evidenze scientifiche a supporto dell’efficacia della terapia online.

Possiamo citare, per esempio, una ricerca condotta dall’università di Lipsia e Zurigo, che ha coinvolto 62 pazienti affetti da un lieve disturbo depressivo. I ricercatori li hanno divisi in due gruppi di egual numero.

I membri del primo gruppo hanno seguito un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale tradizionale, incontrando individualmente un terapeuta in sedute vis a vis una volta a settimana e svolgendo i compiti loro assegnati.

I membri del secondo gruppo, invece, hanno svolto le proprie sedute di terapia online, collegandosi a distanza con i terapeuti attraverso una vicedochat. A seguire, essi ricevevano per email i classici “compiti” previsti da questa tipologia di intervento terapeutico,a cui seguiva il feedback del professionista loro assegnato.

Dopo 8 settimane, tutti hanno concluso il proprio percorso, ottenendo buoni risultati.

La depressione non era più diagnosticabile nel 50% dei pazienti che avevano seguito la psicoterapia tradizionale e nel 53% dei pazienti che avevano invece seguito il percorso di psicoterapia a distanza.

Un’ulteriore verifica, a tre mesi di distanza dalla conclusione del percorso terapeutico, ha fornito dati ancora più incoraggianti rispetto alla web therapy.

Un interessante articolo su psichiatry online sintetizza i risultati di altri studi sull’efficacia della terapia a distanza nel trattare una vasta serie di disturbi dall’ansia alla depressione, passando per i disturbi alimentari, i disturbi post-traumatici da stress e il lutto, arrivando alla conclusione che essa consente di ottenere benefici evidenti in chi la adotta, tanto quanto quella tradizionale.

Ma la terapia a distanza non è soltanto valida.

Essa ha anche delle caratteristiche uniche che la rendono molto più accessibile.

Terapia online: accessibile e sicura

La terapia online ha numerosi vantaggi rispetto alla terapia tradizionale, che elenco brevemente di seguito, per poi approfondire ciascun punto

La terapia online garantisce:

  • maggiore accessibilità

  • flessibilità degli orari

  • riservatezza e tutela della privacy

  • maggiore convenienza, poiché si sostengono costi più bassi

La terapia online è più accessibile

Come abbiamo visto, la terapia online svincola il percorso terapeutico da un luogo fisico, poiché sposta l’incontro tra paziente e terapeuta all’interno di una stanza virtuale.

Questo apre la terapia alla fruizione da parte di una vasta gamma di persone che, per un motivo o per un altro, non potrebbero raggiungere fisicamente lo studio del terapeuta.

Pensiamo, per esempio, a chi soffre di una problematica motoria o è affetto da una malattia cronica che lo costringe a letto ma anche ai soggetti fragili, che non possono lasciare la propria abitazione o entrare in contatto con estranei a causa di un fisico debilitato.

Ma anche a chi, per esempio, più semplicemente non ha i mezzi per spostarsi.

La terapia online consente a queste persone di ottenere un sostegno qualificato e professionale, anche se si trovano in una condizione di svantaggio che impedirebbe loro di svolgere delle sedute di terapia di persona.

Penso anche a chi vive in zone isolate, in piccoli paesi o cittadine che non hanno una capillare rete di servizi sul territorio. Queste persone, per forza di cose, hanno meno alternative a disposizione e, spesso, si trovano a dover rinunciare all’aiuto loro necessario perché, magari, non c’è un professionista nella loro zona e loro non possono percorrere tanti chilometri per raggiungerne uno altrove.

Per loro, l’online rappresenta una porta di accesso alla terapia che altrimenti non intraprenderebbero.

Anche coloro che soffrono di particolari disturbi possono trarre grande beneficio dalla terapia a distanza. Penso, per esempio, a chi ha sviluppato una forte ansia sociale (o fobia sociale).

Questi individui, purtroppo, sperimentano forti stati d’ansia nel momento in cui devono affrontare una situazione sociale, esibirsi davanti a un pubblico oppure conoscere altre persone. La possibilità di apparire inadeguati agli occhi degli altri li terrorizza, al punto che si ritraggono progressivamente dal mondo esterno per non dover sentire tutto quel malessere, fino a isolarsi completamente.

Il filtro dello schermo di uno smartphone o di un computer permette a questi pazienti di cominciare a lavorare sul proprio problema anziché rinunciare perché non si sentono in grado di recarsi di persona da uno psicologo o psicoterapeuta. In questo modo, la terapia a distanza consente loro di trovare sollievo dai sintomi ansiosi, aprendo la possibilità, in un secondo momento, di proseguire il percorso dal vivo.

La terapia online è flessibile

Un altro indubbio vantaggio della terapia online è la sua estrema flessibilità.

Non essendo legata a un luogo fisico, infatti, è possibile svolgere le sedute di terapia in qualunque luogo ci si trovi, purché si abbia a portata di mano un dispositivo collegato a internet e una connessione stabile.

In termini pratici, ciò significa anche una migliore ottimizzazione del tempo a propria disposizione. Gli appuntamenti con il terapeuta possono essere fissati in modo comodo, in base alle disponibilità di ciascuno, senza dover tener conto del traffico che si potrebbe incontrare lungo il percorso, di incidenti o contrattempi vari…

L’altra conseguenza è che, nel caso in cui ci si debba trasferire per un qualsiasi motivo, non si dovrà interrompere il percorso già avviato poiché gli incontri possono proseguire online.

La terapia online garantisce riservatezza e privacy

Ritengo che la terapia online sia una grande risorsa per consentire l’accesso a interventi di aiuto e sostegno psicologico a coloro che ne hanno davvero bisogno, data la sua capacità di superare barriere fisiche e mentali.

Capisco, però, che si possa essere frenati e che si possa avere qualche pregiudizio, causato dalla mancata conoscenza di questo approccio e che si possa temere per la propria privacy e per la sicurezza dei propri dati personali.

Vorrei rassicurarti.

Innanzitutto, prima di iniziare un percorso di terapia online, ogni psicologo e psicoterapeuta è tenuto a fornire ai propri pazienti un’informativa chiara e comprensibile per la prestazione psicologica a distanza, nella quale è incluso il consenso informato alla prestazione sanitaria e al trattamento dei dati.

La materia è disciplinata in Italia dal D.lgs. n. 196/2013 e dal recente Regolamento europeo 2016/679, anche conosciuto come General Data Protection Regulation (GDPR), entrato in vigore il 25 maggio 2018.

Per trattamento dei dati personali s’intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni – dalla raccolta alla cancellazione – compiute sia digitalmente che analogicamente (cartacee) aventi ad oggetto dati personali o insiemi di dati personali.

Sono operazioni di trattamento dei dati la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, fino alla cancellazione o distruzione.

Per quel che riguarda le sedute online vere e proprie, il professionista è tenuto a utilizzare piattaforme sicure, che garantiscano sistemi di criptazione dei dati.

In questo modo, si tutela la privacy dell’assistito, a cui si garantisce massima confidenzialità e riservatezza, pilastri fondamentali di un buon percorso che, di fatto, si basa anche e soprattutto sulla fiducia nel confronti del terapeuta a cui ci si rivolge.

Immagine di copertina:

Immagine di Freepik

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